Progetti di ricerca internazionali
Preterm Brain-Oxygenation and Metabolic EU-Sensing: Feed the Brain (Prometeus)
Finanziamento: EIC (European Innovation Council) Pathfinder Open (grant agreement No101099093)
Abstract
Prometeus è un progetto collaborativo volto a introdurre un nuovo paradigma per la nutrizione personalizzata dei neonati prematuri ricoverati in terapia intensiva neonatale (TIN). Il progetto svilupperà una tecnologia innovativa per la regolazione in tempo reale dell’assunzione di glucosio e dei nutrienti al fine di soddisfare i bisogni del cervello neonatale. Il cervello di un bambino nato prematuramente è altamente suscettibile a traumi neonatali precoci che, a loro volta, aumentano il rischio di sviluppare disturbi del neurosviluppo. Un apporto adeguato di nutrienti e ossigeno è essenziale per il corretto sviluppo e la crescita del cervello. Prometeus svilupperà un modello metabolico dell’interazione tra tre principali metaboliti cerebrali e il loro effetto su flusso sanguigno, ossigenazione e metabolismo cerebrali. Il modello servirà a personalizzare la nutrizione per ogni neonato, puntando alla “salute del cervello”, in base agli input derivati da due nuovi sistemi di rilevamento metabolico minimamente invasivi: una cuffia indossabile che misura il flusso sanguigno, l’ossigenazione e il metabolismo cerebrali, e un sensore metabolico sottocutaneo miniaturizzato per i tre principali metaboliti cerebrali. Il sistema creerà un “utero metabolico” per nutrire il cervello dei neonati pretermine. Prometeus sarà affiancato da un’interfaccia dedicata ai genitori dei bambini prematuri, sfruttando un linguaggio visivo appositamente sviluppato per le famiglie, che li informerà durante l’ammissione e la permanenza in TIN del loro bambino. Prometeus ridurrà drasticamente il rischio di sviluppare disabilità associate alla prematurità in Europa e nel mondo, con un conseguente impatto etico, sociale ed economico incalcolabile. Prometeus è un progetto stimolante e multidisciplinare, che coinvolge 11 partner in 6 Paesi diversi (Francia, Irlanda, Israele, Italia, Spagna, Regno Unito).
Tuned to the Rhythm: How Prenatally and Postnatally Heard Speech Prosody Lays the Foundations for Language Learning
Finanziamento: ERC Consolidator Grant
Abstract
Il ruolo dell'esperienza nell'acquisizione del linguaggio è stato al centro di accesi dibattiti teorici, che hanno visto come protagonisti i sostenitori delle posizioni nativiste, secondo i quali l'esperienza gioca un ruolo marginale, e i sostenitori delle posizioni empiriste, secondo i quali l'esperienza da sola, sia essa linguistica, sociale o di altro tipo, è sufficiente a spiegare l'acquisizione del linguaggio. Nonostante più di mezzo secolo di ricerca sul tema, il problema non è ancora stato risolto.
Questo progetto offre una prospettiva nuova al dibattito, mettendo insieme ricerche fino ad ora non collaborative ossia quelle sull'acquisizione del linguaggio con i recenti progressi nella neurofisiologia dell'udito e dell'elaborazione del parlato.
In particolare, si sostiene che l'esperienza prenatale con il parlato, che consiste principalmente nella prosodia - a causa degli effetti di filtraggio del grembo materno, è ciò che modella il sistema di percezione del parlato, ponendo le basi del successivo apprendimento del linguaggio.
La prosodia è quindi l'indizio che collega le predisposizioni dotazioni genetiche con l'esperienza linguistica. La proposta collega i livelli comportamentale e neurale, sostenendo che la gerarchia delle oscillazioni neuronali corrisponda a uno sviluppo cronologico unico nell'esperienza dei bambini con il linguaggio e la parola.
Il progetto utilizza tecniche di imaging cerebrale all'avanguardia, EEG e NIRS, con neonati monolingui a termine, bilingui a termine, pretermine e sordi, per indagare il legame tra l'esperienza prenatale e la successiva acquisizione del linguaggio. Il progetto si propone di seguire lo sviluppo di queste quattro popolazioni, dalla nascita ai 6 e 9 mesi di età.
https://sites.google.com/site/juditgervain/erc-babyrhythm