Seminario del Prof. Pier Francesco Ferrari

mercoledì 25 Marzo 2015 alle ore 12.00 in aula "C. Musatti"

25.03.2015

 "Sviluppo cerebrale, meccanismo mirror e comunicazione affettiva precoce nei primati non umani"


Nei primati le prime forme di comunicazioni tra madre e piccolo sono complesse e sembrano avere un ruolo fondamentale non solo nello sviluppo sociale, ma anche nella regolazione delle funzioni psicofisiologiche del neonato. Da un punto di vista neurofisiologico studi recenti hanno messo in evidenza che diverse strutture corticali e subcorticali sono coinvolte nella regolazione di alcuni di questi comportamenti comunicativi. In particolare è stato vito che le cortecce parietali e premotorie, e quelle insulari e cingolate, sono coinvolte in alcuni processi di codifica delle informazioni sensorimotorie relative all’espressione delle emozioni e alla regolazione autonomica presente durante le prime interazioni affettive tra neonato e caregiver. Diversi studi comportamentali sulle scimmie hanno inoltre dimostrato che alcuni fenomeni comportamentali presenti nelle prime settimane dello sviluppo postnatale (imitazione neonatale e la rapid facial mimicry) sembrano coinvolgere circuiti parieto-premotori. Questi studi supportano l’ipotesi che un meccanismo mirror operi precocemente, sin dalla nascita, e che le prime esperienze sociali del neonato hanno un forte impatto sul funzionamento di questo meccanismo. Questo meccanismo potrebbe essere quindi utilizzato come un possibile marker di alcune competenze sociali durante lo sviluppo postnatale con ricadute importanti dal punto di vista clinico. Infatti, esperienze sociali avverse in un periodo precoce, quali la mancanza di adeguate cure materne, sembrano compromettere nei macachi neonati il corretto funzionamento di questo meccanismo. Recenti studi, dimostrano inoltre che attraverso un intervento riabilitativo delle funzioni sociali nel primissimo periodo postnatale in scimmie allevate in una nursery, possa determinare un miglioramento di alcune funzioni motorie, cognitive e sociali. Lo studio del meccanismo mirror durante il periodo dello sviluppo rappresenta quindi un modello neurobiologico importante per capire gli elementi di criticità e i limiti della plasticità cerebrale in relazione alle prime esperienze sociali e affettive.