II anniversario della scomparsa di Alberto Argenton: il collega, l'amico e l'artista.

Cari Colleghi e Amici del DPSS,
son trascorsi già due anni dalla prematura scomparsa di Alberto Argenton, stimato collega, uomo di ammirevole integrità e amico personale di molti di noi.
Nel rievocarne la memoria, mi è gradito mettervi a conoscenza di una nuova iniziativa realizzata da Laura Messina, assieme a Tamara Prest: l’aggiornamento del sito web che Alberto aveva iniziato a costruire nel 2014, con notizie e pubblicazioni inerenti alla sua attività scientifica, tra cui l’edizione digitale del volume Arte e cognizione, che per sua espressa volontà è ora disponibile alla lettura integrale sul suo sito: www.albertoargenton.it
La mia speranza, manifestata lo scorso anno, di riandare alle sue opere più conosciute per colmare il senso di vuoto che ha lasciato in molti di noi, trova così soddisfazione nella possibilità di continuare a seguire Alberto nel sito che aveva concepito e allestito per condividere i suoi pensieri, scientifici e artistici: “uno scrigno prezioso per tutti noi, ma anche per i nostri studenti”, come ha scritto una attenta collega.
Roberto Dell'Acqua

 Il sito di Alberto Argenton – www.albertoargenton.it – è stato aggiornato con i seguenti nuovi inserimenti:

• Arte e cognizione. Introduzione alla psicologia dell’arte, edizione 2017 - volume già pubblicato da Alberto Argenton nel 1996
• Is Arnheim just a formalist? - l'ultimo articolo, postumo, di Alberto Argenton, pubblicato sul n. 3 del 2015 di Gestalt Theory
• Un ricordo di Alberto Argenton scritto da Ian Verstegen – obituary pubblicato sul n. 3 del 2015 di Gestalt Theory
• Nel sito ASPI, Alberto Argenton – biografia e progetto di archivio delle sue carte scientifiche
• “Congressino di Primavera” 2015 – dedicato a Alberto Argenton
• “Congressino di Primavera” 2016 – con giornata dedicata a Alberto Argenton e all’Effetto Altalena, da lui studiato e così denominato
• Alberto Argenton tra arte e scienza – un articolo di Laura Messina e Tamara Prest, pubblicato sul n. 225 di Galileo